Se traduci la parola giapponese iki, significa qualcosa come “vita positiva”. La birra aiuta a mantenere la vita positiva, quindi il nome iki Beer è abbastanza adatto per un birrificio.
La birra iki proviene dalla cittadina olandese di s'Hertogenbosch ed è un birrificio molto speciale. In tempi di globalizzazione, i confini stanno diventando sempre più superabili e il mondo si avvicina sempre di più. Distanze di mille o più chilometri non sono più un motivo per viaggiare per giorni e si possono percorrere interi continenti in un solo giorno. Internet collega le persone di tutto il mondo e c'è un vivace scambio di culture. Il team dietro iki Beer si è ispirato allo spirito dei tempi e con la sua idea collega due mondi: l'arte birraria europea incontra la cultura asiatica del tè. L'arte della produzione della birra dei Paesi Bassi è arricchita dagli aromi celestiali del tè giapponese Sencha. Il tè verde è supportato dai gusti vari ed esotici dell'Asia. Le birre di iki sono realizzate con ingredienti selezionati a mano provenienti da agricoltura biologica certificata.
Il fondatore Arjen Hemelaar ha trascorso alcuni anni del nuovo millennio viaggiando per il mondo e conoscendo paesi e culture lontane. Era così affascinato dal Giappone che trascorse tre anni in un monastero giapponese e conobbe le usanze del paese nella sua vita quotidiana. Ha scoperto la semplicità strutturata del Giappone, ha imparato ad apprezzare il minimalismo e l'estetica pura e semplice del paese e si è innamorato della sua cucina diversificata. Il tè verde è una parte importante della cultura locale e viene bevuto e utilizzato in grandi quantità. Sencha era uno dei preferiti di Arjen e gli diede l'idea di unire la bevanda preferita dei giapponesi con quella degli europei. La sua ricerca ha rivelato che nessuno aveva ancora sposato birra e tè verde. Dato che la birra è stata per secoli la bevanda più popolare in gran parte dell'Europa e il tè verde regnava sovrano in Giappone, una combinazione delle due cose era ovvia per Arjen. Con questa idea in mano, tornò nei Paesi Bassi e, insieme ai laureati dell'Università di Wageningen, sviluppò la prima birra con tè verde. Ora ne esistono una manciata di varietà diverse condite con ingredienti diversi della cucina asiatica e che da tempo attirano l'attenzione internazionale.
La birra nippo-olandese costituisce un ponte tra Asia ed Europa e unisce armoniosamente mondi di gusto. In linea con gli insegnamenti giapponesi di armonia e ordine.
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